Saggi Critici – Fondazione Giovanna Dejua

ESTRATTI DI SAGGI PUBBLICATI SU GIOVANNA DEJUA DA CRITICI E STORICI DELL'ARTE

CLAUDIO STRINATI, Segretario Generale dell’Accademia di San Luca, autore e conduttore della RAI, già dirigente pubblico e Soprintendente del Polo Museale Romano:

Il tema del Natale è trattato da Giovanna Dejua con una sensibilità e una convinzione che raramente è dato riscontrare nella produzione artistica contemporanea” (2024).

Certo, la Dejua è profondamente debitrice verso il Futurismo e l’Astrattismo, per cui lo spazio stesso del quadro è un tracciato che indica le linee del cammino tra la terra e il cielo, tra la dimensione fisica e quella metafisica. […]. La tradizione delle prime grandi avanguardie, libere nell’ espressione, intimamente dipendenti da un rovello spirituale che trasfigura letteralmente l’opera pittorica. Lo si constata bene nei due quadri esposti adesso: lo spazio elaborato dalla Dejua è un campo di forze che lo solcano dando in chi osserva la netta sensazione di un movimento continuo ed esaltante ma bloccato dentro l’insondabile dimensione dell’attimo fuggente, ma proprio per questo destinato a durare sempre” (2024).

Come nella tradizione rinascimentale i quadri della Dejua sono luce e colori stesi dentro rigorose maglie geometriche articolate nella dialettica di forme aperte e forme chiuse così come è nella più bella produzione dell’astrattismo storico da Mondrian fino ad oggi” (2024).

Lo stato di salute dell’Artista da anni non le permette di proseguire nella produzione pittorica, ma restano vivi e proattivi il suo spirito artistico nonché le attività di promozione e di diffusione nella società delle proprie idee di armonia e di ricostruzione costituenti il suo “Nuovo Progetto Astratto”, di cui è la fondatrice.

LORENZO CANOVA, Professore Associato di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi e Consigliere scientifico della Fondazione De Chirico:

L’opera di Giovanna Dejua rappresenta un motivo per riflettere sulle infinite possibilità di metamorfosi e rinascita della pittura, un invito a non soffermarsi alla superficie mercantile e ufficiale dell’arte contemporanea per indagare invece la vitalità di un contesto creativo che in Italia regala sempre interessanti scoperte” (2009).

Da molti anni, Giovanna Dejua affronta la sfida della sacralità della pittura contemporanea, grazie a una ricerca coerente, diretta a sollevare le geometrie dell’astrazione dal semplice esercizio stilistico o dalla pura ricerca percettiva, aggiungendo invece una connotazione più densa che, in realtà, si ricollega con efficacia alle radici storiche dell’arte astratta del Novecento. Dejua, infatti, si connette con forza alle allusioni spirituali che si celavano, ad esempio, nelle opere di Kandinsky, di Malevič o di Mondrian e che sorreggevano il superamento della rappresentazione del reale per giungere alla sua trasfigurazione attraverso dei codici aniconici” (2024).

PAOLA DI GIAMMARIA, Responsabile e Curatore della Fototeca dei Musei Vaticani:

Giovanna Dejua nella sua pittura ha portato avanti, invece, un’idea del contemporaneo libero dai conformismi e da ogni condizionamento, facendo emergere la sua differenza, la sua verità interiore e spirituale, attraverso le forme del Nuovo Progetto Astratto da lei ideato nei primi anni Ottanta” (2024).

DANTE MAFFIA, noto poeta, romanziere e saggista insignito della Medaglia d’Oro alla Cultura dal Presidente della Repubblica Italiana:

“(Giovanna Dejua) l’ha scritto a chiare lettere, del resto, di avere fatto un tuffo profondo nell’intero Novecento, d’essere diventata di volta in volta un’anima pronta a suggerire il senso delle cose in atto e subito andare oltre. L’approdo è dinanzi ai nostri occhi con una dovizia di proposte infinita, con una varietà – nell’unità degli esiti – che ha dello strabiliante” (2009).

Non sarà facile dare al lettore l’idea del lavoro di Giovanna (Dejua); le parole non riescono a precisare le sottigliezze e le arguzie evidenti sulle tele. Certo, guardando le opere, l’impatto suggerisce e dimostra le alchimie di un lavoro che si svolge ininterrotto tra mente e cuore, tra abilità tecnica e intenti, su un filo direi magico che avviva di nuovi valori semantici il rapporto intercorrente tra ogni elemento che fa parte dell’insieme” (2009).

FRANCESCO GALLO MAZZEO, Professore Ordinario di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma:

I risultati (di Giovanna Dejua) approdano sempre ad un certo margine di imprevedibilità che ne costituisce il dato di interesse, che fa di tutto il complesso delle sue opere una bella e costante originalità, tanto più importante quanto non è mai nascosto il connettersi ad una precisa tradizione” (2009).